Gino Burcovich

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gino Burcovich
Gino Burcovich nel ruolo di arbitro
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Pallacanestro
RuoloPlaymaker
Arbitro
Hall of fameItalia Basket Hall of Fame (2013)
Carriera
Squadre di club
?-1948Laetitia Venezia
1948-1949Reyer Venezia
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Gino Burcovich, detto Nini (Venezia, 5 dicembre 1929[1][2]Venezia, 8 dicembre 2010[3]), è stato un cestista, arbitro di pallacanestro e dirigente sportivo italiano.

Nel 2013 è stato inserito fra i membri dell'Italia Basket Hall of Fame.

Burcovich ha giocato nella Laetitia Venezia, trasferendosi poi alla Reyer Venezia, con cui ha disputato la Serie A nella stagione 1948-1949[1][2]. Nel 1958 ha poi intrapreso la carriera arbitrale, dirigendo in massima serie dal 1964 al 1978, collezionando 170 partite di serie A[1][3]. In coppia con il fratello Bruno arbitrò la finale della prima edizione della Coppa Italia, nel 1968. Arbitro internazionale dal 1962[1], ha diretto gare internazionali in particolar modo nei paesi dell'est, in tornei internazionali maschili e femminili (Maccabiadi, Universiadi a Torino, Hapoel Games, 1º torneo Juri Gagarin, torneo preolimpico di Monaco (1972), in tutte le coppe continentali e anche ai Giochi olimpici del 1976 in Canada. Successivamente è stato nominato commissario arbitrale della FIBA e della FIP[2].

Terminata la carriera arbitrale, ha ricoperto le cariche di presidente provinciale e regionale della FIP veneta, di consigliere federale (1992) durante la presidenza Petrucci e di dirigente della Reyer Venezia (1994-1996)[1][3].

Premi e riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
  • Premio V. Martiradonna 1976-1977;
  • Stella di bronzo del Coni 1987;
  • Diploma di benemerenza "Una vita per il basket" 1987;
  • Stella d'argento del Coni 1994;
  • Stella d'oro del Coni 2003.
Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
— Roma, 27 dicembre 1977. Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri[4].
  1. ^ a b c d e In memoria di Gino Nini Burcovich [collegamento interrotto], su vesport.it. URL consultato l'11 dicembre 2013.
  2. ^ a b c Gino Burcovich entra nella Hall of Fame, su reyer.it. URL consultato l'11 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  3. ^ a b c Basket in lutto Addio Burcovich, in la Nuova Venezia, 10 dicembre 2010. URL consultato l'11 dicembre 2013.
  4. ^ Burcovich Sig. Bruno, su quirinale.it. URL consultato l'11 dicembre 2013.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]